
Le finestre sembrano essere parte integrante dell’industria edilizia di oggi, ma non è sempre stato così. Quando sono state realizzate le prime finestre e come hanno fatto le persone a fare a meno del vetro?
Gli inizi delle finestre
La storia delle finestre inizia quando gli uomini costruirono i primi edifici in legno. La luce del sole poteva ora illuminare liberamente l’interno della stanza, perché inizialmente la finestra era solo un foro nel muro. Le finestre fornivano anche la ventilazione negli edifici in cui si usavano fuochi e focolari per riscaldare e preparare il cibo. In seguito, vennero riempite con pelli di animali, legno o tessuto per fornire un’ulteriore protezione dal freddo. Le persiane divennero estremamente utili, in quanto permettevano di aprire e chiudere la finestra, proteggendola dalle intemperie e dagli intrusi. Nelle case dei più ricchi comparvero i rivestimenti in piastrelle di marmo, ma erano molto costosi. Nell’antica Roma, gli archi decorativi e le terrazze, caratteristici di questi secoli, comparivano già nei progetti edilizi.
Un’altra funzione della finestra, oltre a quella di fornire luce, era anche quella di proteggere dalle condizioni atmosferiche avverse. Esse svolgevano una sorta di funzione decorativa, arricchendo il corpo dell’edificio, soprattutto nell’antichità e poi nel periodo di grande sviluppo architettonico. In seguito vennero aggiunte delle traverse e i vetri vennero fissati con il piombo. Oltre alla loro funzione protettiva, le finestre divennero anche una bella decorazione. Le vetrate colorate apparvero nel X secolo e dominavano gli edifici di alto valore sacrale. Erano elaborate e spesso raffiguravano scene di genere o decoravano in modo colorato la chiesa quando era illuminata dal sole. Le finestre in vetro erano preferite in Europa, mentre nell’antica Cina, in Corea e in Giappone si usava la carta per le finestre, a volte splendidamente decorata. In Inghilterra, le finestre di vetro sono diventate uno standard di costruzione solo nel XVII secolo, quando è stata perfezionata la tecnica di produzione del vetro. Prima di allora erano un privilegio dei ricchi.
Finestre oggi
Al giorno d’oggi le finestre in legno sono state di fatto estromesse dal mercato da quelle in plastica. Questa è l’alternativa più economica, ma i telai in legno sono più resistenti, trattengono meglio il calore e sono sicuramente più gradevoli dal punto di vista estetico. Tuttavia, da un punto di vista economico, siamo costretti a trovare soluzioni più economiche e più facili da mantenere e pulire. Sono anche più facili da produrre, ma questo è un altro elemento di plastica che verrà smaltito per molti anni a venire.
Stiamo anche entrando lentamente nell’era delle finestre del futuro: possiamo già permetterci finestre intelligenti a risparmio energetico. Tra qualche anno, probabilmente, avremo finestre combinate con pannelli solari per generare energia pulita. Le loro grandi superfici, che negli edifici moderni sono spesso enormi metri quadrati, rimangono oggi sottoutilizzate e hanno un notevole potenziale. Le finestre possono anche essere il centro della gestione della casa; con l’aiuto di un’app, potremo decidere quali aprire e quali chiudere.
Componenti di una finestra
Le finestre hanno tre componenti principali:
- Telaio della porta – un telaio incassato nel muro dell’edificio
- Anta della finestra – una parte mobile, posta su una cerniera, che permette di aprire e chiudere la finestra
- Riempimento del telaio – lastra di vetro singola, doppia o a volte anche tripla, adeguatamente fissata contro la caduta, precedentemente pellicole per finestre ottenute da vesciche di pesce o stomaci di mucca
Un’ulteriore caratteristica è il davanzale della finestra – solitamente in metallo o PVC all’esterno, e in legno, pietra, plastica o conglomerato all’interno.
Sono realizzati in materiali resistenti alle intemperie: legno, PVC, profili metallici (acciaio o alluminio).
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