Le finestre utilizzate negli edifici passivi sono caratterizzate da eccellenti parametri di isolamento e dall’utilizzo di numerose soluzioni volte a ridurre al minimo il consumo energetico durante il funzionamento. Il fabbisogno energetico di questi edifici è otto volte inferiore a quello delle case costruite con tecnologie tradizionali. Uno degli elementi più importanti che influenzano la passività di un edificio sono le finestre.
Finestre per una casa passiva
Il dott. Wolfgang Feist, fondatore del Passive House Institute (PHI) di Darmstadt, fondato nel 1996, ha sviluppato e implementato molte soluzioni utilizzate nella costruzione di edifici ad alta efficienza energetica; il suddetto Istituto è tuttora leader nella costruzione passiva a livello mondiale. Attualmente, l’Istituto di Darmstadt stabilisce le linee guida e i criteri che gli edifici e i loro componenti devono seguire. Poiché le maggiori perdite di energia in un edificio sono generate dalle finestre e dalle porte, ad esse viene dedicata molta attenzione.
Il termine “finestra passiva“, spesso utilizzato, è una scorciatoia. Dovrebbe piuttosto riferirsi a finestre e porte con i parametri e le caratteristiche richieste negli edifici passivi. Per la Polonia, che si trova in una zona moderatamente fresca, una finestra passiva deve avere un coefficiente di trasferimento del calore Uw ≤ 0,8 (W/(m2K)). Tuttavia, occorre ricordare che una finestra passiva non si limita a un adeguato coefficiente di trasferimento del calore, ma è anche una costruzione complessa realizzata con materiali adeguati. Anche il modo in cui le finestre vengono installate nelle case passive è importante.
Una casa passiva non è per tutti
È piuttosto impossibile trasformare una casa esistente in una casa passiva. L’ermeticità dell’edificio richiesta è piuttosto impossibile da raggiungere nelle case più vecchie e il tentativo di conversione non è redditizio.
Per molti investitori di case nuove, una casa passiva è anche una soluzione inaccettabile. I requisiti rigorosi per queste case, come l’assenza di finestre per tetti, finestre ad angolo, porte scorrevoli senza speciali certificati di tenuta all’aria, nonché l’aspetto onirico che contraddice i principi della creazione di oggetti passivi, rendono talvolta questa soluzione inaccettabile.
L’installazione di finestre passive in una casa costruita in modo tradizionale rappresenta spesso un serio ostacolo. Se le stanze non sono sufficientemente ventilate, dopo la sostituzione delle finestre con finestre passive può formarsi della condensa. Per evitare questo problema, si possono utilizzare finestre con la cosiddetta microventilazione, che consiste nell’allontanare l’anta dal telaio, sguarnendo così l’anta e permettendo all’aria fresca di entrare senza raffreddare eccessivamente la stanza.
Un’altra soluzione interessante è l’utilizzo di una finestra con l’innovativo sistema di ventilazione I-tec, che permette di ventilare gli ambienti senza dover aprire le finestre, anche se queste sono chiuse 24 ore su 24. La ventilazione di questo tipo utilizza un sistema di scambio termico, per cui l’aria immessa dall’esterno viene riscaldata dall’aria rilasciata dall’interno, rendendo quasi impercettibili le perdite di energia associate alla ventilazione.
Di solito, l’architetto che progetta una casa passiva sviluppa un metodo di installazione di finestre e porte adatto a questo tipo di edificio. Tuttavia, per vari motivi, le squadre di installazione non sempre si attengono rigorosamente a questi metodi. Il problema risiede spesso nella tendenza a tagliare gli angoli, che in questo caso ha l’effetto opposto. Purtroppo non esiste un metodo unico per l’installazione delle finestre in una casa passiva. L’installazione delle finestre passive differisce dalle soluzioni utilizzate nell’edilizia tradizionale, la cosiddetta “installazione a schiuma”. Le finestre di una casa passiva devono essere installate da professionisti formati in questo campo, utilizzando materiali speciali progettati per l’edilizia ad alta efficienza energetica e seguendo la tecnologia fornita dal progettista.
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