Quando conviene investire in finestre passive?

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La costruzione di case passive sta diventando sempre più popolare ogni anno. Ciò è dovuto alla crescente consapevolezza ambientale della società e allo sviluppo di tecnologie che consentono di risparmiare energia e quindi di ridurre le bollette. Sembrerebbe che le case passive siano la soluzione ideale e che presto domineranno il settore delle costruzioni. Purtroppo, però, le case passive non sono adatte a tutti… Perché? Perché?

La risposta è semplice: gli standard e i requisiti che un edificio deve soddisfare per essere considerato passivo sono così dettagliati e restrittivi che non tutti gli investitori sono in grado di soddisfarli. Le case passive sono edifici progettati per risparmiare energia ma anche per ricavarla dall’ambiente, senza l’utilizzo di fonti di calore attive e tradizionali. Affinché queste condizioni siano soddisfatte, è essenziale disporre di un terreno adeguatamente posizionato! Sì, il terreno è il primo fattore che determina se vale la pena investire in una casa passiva. Quando è il caso? Quando la casa si trova su un terreno senza alberi ad alto fusto sul lato sud, senza edifici molto alti adiacenti che ombreggino in modo significativo il terreno. Inoltre, è opportuno verificare se il piano regolatore consente una tale collocazione della casa sul terreno rispetto ai punti cardinali, in modo da poter collocare una zona giorno con ampie finestre sul lato sud.

Standard per le finestre passive

Ci sono due modi per riscaldare una casa passiva. In primo luogo, il sistema di ventilazione svolge un ruolo importante portando l’aria riscaldata all’interno della casa. In secondo luogo, le finestre della casa sono una fonte molto importante di energia termica fornita dai raggi solari. Per questo motivo le finestre delle case passive sono molto grandi e costituiscono una parte significativa della parete esterna dell’edificio.

Per garantire che l’interno riceva una quantità sufficiente di luce solare, le finestre più grandi dovrebbero essere rivolte verso sud o sud-ovest. Inoltre, non devono essere ostruite dall’interno, in modo che nulla blocchi la luce solare. Per evitare il surriscaldamento degli ambienti in estate si utilizzano tende a rullo o veneziane esterne. Tuttavia, non è sufficiente che le finestre passive siano posizionate in modo adeguato. I parametri di isolamento delle finestre sono estremamente importanti e in questo caso sono molto restrittivi. Le finestre delle case passive hanno telai relativamente stretti e lastre di vetro molto grandi, per cui il coefficiente del vetro stesso sembra più importante. Di norma, tuttavia, si prende in considerazione il coefficiente di trasferimento del calore per l’intera finestra, che per le finestre per case passive è al massimo di 0,8W/m2K. In confronto, le finestre a risparmio energetico hanno questo indice aumentato a 1,1W/m2K, il che dimostra solo che non si tratta degli stessi concetti e che la passività delle finestre è una “fascia alta” in termini di efficienza energetica.

A cos’altro vale la pena prestare attenzione?

Le finestre per le case passive dovrebbero avere un triplo vetro riempito di gas inerte ed essere isolate all’interno del telaio per evitare ponti termici. I profili stessi devono essere della massima qualità per garantire la stabilità dell’intera struttura che, nel caso di finestre passive di grandi dimensioni, deve sopportare un carico molto pesante. Le finestre passive dovrebbero inoltre avere un coefficiente di trasmittanza solare di almeno il 50%.

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